La necessità di lavorare in sinergia in un momento particolare come questo che vede la Calabria in zona rossa, con le imprese duramente colpite dai provvedimenti dei vari DPCM e con un sistema sanitario allo sbaraglio dopo anni di commissariamento, è stata la priorità che ha fatto sì che il presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli e i sindacati calabresi si incontrassero per fare il punto della situazione.

“Difendere il territorio dai saccheggiatori” è questo il tema all’ordine dell’incontro.

I tre sindacati Cgil, Cisl e Uil insieme a Confapi Calabria hanno deciso, in seguito al dibattito, di chiedere al Governo centrale un risarcimento per le ultime scelte fatte che hanno alimentato il disastro sanitario calabrese e a cascata hanno colpito duramente l’economia della regione.

I Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria: Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo hanno definito la riunione utile e opportuna in un momento drammatico per la Calabria e una grande occasione per fare insieme un grande lavoro di squadra.

“Strutturando il confronto in un momento di assenza della politica è quello da cui bisognerà ripartire. È necessario che la Calabria si unisca al grido di richiamo al Governo nazionale, per il risarcimento dei danni economici e sociali dovuti ad un lockdown che è esclusiva conseguenza dei ritardi decennali del Sistema sanitario regionale dovuti, per una parte importante, alle scelte sbagliate messe in campo in questi ultimi anni dalle politiche nazionali e regionali a tutti i livelli” – ribadiscono tutte e tre le organizzazioni sindacali.

Tanti gli argomenti trattati durante l’incontro. Comuni gli obiettivi di ripartenza.

Russo della Cisl ha dichiarato: “dopo gli ultimi fatti che hanno fatto parlare della Calabria su tutti i media nazionali, la nostra regione è stata umiliata”.

“Per questo fare della bilateralità un punto di forza e usare la banca dati degli enti bilaterali, è stata questa la proposta di Sposato della Cgil. “La bilateralità ci permetterà di studiare il territorio e di analizzarlo”.

E ancora “sulla sanità ci sono responsabilità a tutti i livelli che hanno causato il confinamento della Calabria in zona rossa. Scelta che è ricaduta su tutto il tessuto economico delle le province calabresi. È necessaria dunque una riprogrammazione dei fondi e le scelte sul Recovery fund dovranno coinvolgere il partenariato economico e sociale” dice il segretario della Uil, Biondo.

Continuano a parlare i sindacati di Cgil, Cisl e Uil: “Ci vuole un nuovo piano sulle politiche del lavoro attive e passive, formazione, sicurezza e legalità, Confapi Calabria su questo sta facendo un ottimo lavoro”.

Il presidente Napoli conclude così il tavolo operativo: “c’è un grande lavoro da fare insieme. C’è lavoro se c’è impresa, quella impresa che applica i contratti, che non sfrutta il territorio con contratti fasulli. Bisogna spiegare alle imprese e ai lavoratori l’importanza della bilateralità e le opportunità del welfare soprattutto in una regione in cui manca la sanità”.